“L’energia che si produce nelle piante viventi è molto più efficiente di quella che si trae dalla biomassa inerte - spiega Jan Snel, capo del progetto - Nella pianta viva ci troviamo più vicini alla fonte stessa del processo di fotosintesi.” In esso, i materiali di scarto della pianta vengono immessi nel terreno per mezzo delle radici, dove l’attività batterica di scomposizione molecolare libera elettroni. “Questo flusso di elettroni è ciò che abbiamo raccolto dal terreno”.
Nei primi esperimenti, il flusso elettrico prodotto è stato misurato in 250 millivolt. Riportando questa misura su una scala in ettari, i ricercatori hanno concluso che si potrebbero produrre 14.000 watt per ogni ettaro: una potenza sufficiente a rifornire di elettricità 28 famiglie per un anno.