Al Bioparco di Roma è nato un museo unico in Europa: il Museo del Crimine Ambientale (MACRI), realizzato dal Corpo forestale dello Stato e dal Bioparco per sensibilizzare il pubblico sui reati che deturpano il patrimonio ambientale (solo nei primi sei mesi del 2013, sono stati accertati 5.095 reati ambientali).
Sette le sezioni del museo: incendi, inquinamento e rifiuti, bracconaggio, taglio illegale, CITES, maltrattamento animale e tecniche investigative. Sono stati ricreati numerosi contesti ambientali che rappresentano i fenomeni criminali e i danni prodotti sull’ambiente.
Nell’area dedicata all’inquinamento ambientale e agli incendi sono presenti esemplari vivi di avocette (uccelli dal curioso becco all’insù), colpite dall’inquinamento delle zone umide, e testuggini marginate in rappresentanza di tutti gli animali vittime degli incendi boschivi. Mentre nell’area dedicata al taglio illegale delle foreste pluviali ci sono gli storni splendenti purpurei, il turaco di Livingstone, le tortore ali verdi, i roul roul.
Il museo espone, tra le altre cose, esemplari imbalsamati e reperti che provengono dalle operazioni di polizia giudiziaria della Forestale (esposti per la prima volta), teche dedicate agli strumenti di cattura utilizzati nella caccia illegale e teche con gli strumenti di indagine. È presente una sala audio-video e un’area dedicata ai bambini.
Il Macri sarà uno spazio interattivo, un punto d’incontro per ricerche, dibattiti e attività di educazione ambientale sui temi relativi alla salvaguardia del territorio e degli ecosistemi.
Info: www.bioparco.it