Originario della Cina orientale, viene chiamato anche albero dei fazzoletti, perché, durante la fioritura, le vistose brattee bianche che proteggono le strutture fiorali somigliano a fazzoletti appesi ai rami. Alto fino a 20 m, ha portamento eretto e crescita lenta. La chioma è arrotondata, data da foglie cuoriformi. Solo dopo gli 8-10 anni d’età, in maggio si sviluppano i fiori, verdastri e insignificanti, avvolti dalle brattee bianche pendule. I frutti sono drupe ovoidali ricoperte da uno strato lanuginoso, prima rosso porpora, poi ruggine; all’interno contengono un seme legnoso.
Consigli di coltivazione
Gli esemplari adulti tollerano il gelo anche intenso e prolungato; quelli giovani vanno protetti con un telo di non tessuto durante l’inverno e pacciamati alla base. Non ha problemi nei climi caldi, dove però preferisce una posizione a mezz’ombra: in pieno sole necessita di annaffiature regolari, che in ombra o al sole al Nord non sono necessarie, se non nelle estati più calde e asciutte. Desidera terreni freschi, profondi, ricchi e drenati ma sempre abbastanza umidi. In gioventù e per un paio d’anni dopo che ha incominciato a fiorire va concimato in primavera con un prodotto organico.
Da non dimenticare
È una pianta da valorizzare con una posizione isolata in un punto focale del giardino.