Chiamato cipresso di Lawson, è alto da 15 a 30 m, con tronco diritto che a maturità tende a biforcarsi all’apice, ramificato dalla base, con rami principali piegati verso il basso. La corteccia è liscia e bruno-rossastra nei giovani esemplari, rugosa e sfaldata in strisce in quelli adulti. La chioma è conico-piramidale, compatta e regolare, formata da foglie squamiformi, appressate sui rametti: la fronda ha forma a ventaglio. È una specie monoica: gli organi riproduttivi maschili, all’apice dei rametti, sono coni lunghi 3-4 mm; quelli femminili coni tondeggianti, che poi evolvono in galbuli (“frutti”) sferici di 8-10 mm di diametro.
Consigli di coltivazione
Preferisce posizioni soleggiate, ma in ombra nelle ore più calde della giornata; il soleggiamento è indispensabile per le varietà colorate di giallo. Resiste al gelo, non ama il vento che scompiglia la chioma. Il terreno deve essere fertile, profondo, sciolto, ben drenato e leggermente acido. Non necessita di irrigazione, salvo che nelle estati particolarmente secche e calde. In primavera e autunno va fertilizzato con un prodotto organico (come il letame), aggiungendo in aprile un po’ di concime per acidofile. Tollera le potature, ma si consiglia di procedere solo per ridurne l’ingombro dove diviene eccessivo.
Da non dimenticare
Si può allevare in vasca per una decina d’anni, finchè l’apparato radicale non diventa incontenibile.