Albero originario della Cina e della Corea, da qui passato in Giappone in epoca molto remota e approdato in Europa nel Settecento come pianta ornamentale. Alto fino a 25 m, ha tronco diritto o sinuoso, con scorza grigio-bruna solcata per il lungo. La chioma è espansa in orizzontale, ma a cupola pendula a “pagoda” nella varietà ‘Pendula’, che porta rami tortuosi simili a grossi serpenti. Le foglie sono lunghe fino a 25 cm, composte da 7-13 segmenti ovato-acuti lunghi 5 cm, più chiari inferiormente. I fiori gialli o biancastri sono riuniti in racemi. Il frutto è un lomento cilindrico, strozzato fra i semi, prima verde poi giallo-bruno, ricco di polpa trasparente; i semi sono tondi.
Consigli di coltivazione
Preferisce le zone miti e non ama i rigidi geli invernali né i venti salsi; tollera senza problemi l’inquinamento atmosferico. Predilige posizioni che alternano l’ombra al pieno sole. Si ambienta su diverse tipologie di terreno, anche se gradisce un suolo fertile, fresco e drenato. Va annaffiata nei primi anni, mentre il concime, come per tutte le Leguminose, non è necessario.
Da non dimenticare
Non richiede potature regolari, ma nella varietà Pendula i rami più vecchi possono pesare tanto da spezzarsi o danneggiarne altri nelle giornate di forte vento. In questo caso è necessario prevedere una leggera potatura, da eseguirsi alla caduta delle foglie. Vanno eliminati subito i rami spezzati.