Arbusto o alberello della macchia mediterranea, sempreverde e molto ornamentale, alto e largo fino a 3 metri, il mirto (Myrtus communis) ha foglie gradevolmente aromatiche, lucide, ovali, coriacee: se vengono strofinate diffondono un profumo buono e intenso. Dall’estate all’autunno produce graziosi fiori bianchi, profumati e con stami molto evidenti, seguiti da piccole bacche ovali che, secondo le varietà, possono essere di colore rosso, nero-blu o bianco. Le foglie e i frutti si utilizzano in cucina e in fitoterapia.
Consigli di coltivazione
Il mirto ama i climi caldi e le posizioni soleggiate e riparate dai venti. Rustico e resistente, tollera bene la siccità, mentre non sopporta i ristagni d’acqua: va messo a dimora preferibilmente in un substrato sabbioso (2 parti di torba e una di sabbia) e ben drenato. Nelle regioni settentrionali è consigliabile proteggere la pianta durante il periodo invernale, oppure coltivarla in vasi capienti, di almeno 50 cm di profondità e diametro, da riparare in serra. Va concimato in autunno e potato a fine inverno per riordinare la forma.
Da non dimenticare
L’ibrido M. c. ‘Variegata’ è particolarmente decorativo e si caratterizza per le foglie scure marginate di bianco.