• Gli ortaggi messi a dimora nel periodo primaverile, in rapida crescita, vanno sostenuti con irrigazioni equilibrate, articolate su turni ravvicinati, con modesti apporti d’acqua. Per evitare l’insorgere di malattie fungine è opportuno evitare la bagnatura delle foglie.
• Si può anche ricorrere all’irrigazione per filtrazione a solchi o all’impiego di manichette forate, sistemate sotto il telo di pacciamatura.
• Questa tecnica, oltre a consentire una sensibile riduzione dei consumi d’acqua, permette una eventuale distribuzione dei concimi per fertirrigazione (cioè direttamente disciolti nell’acqua d’irrigazione) in copertura (vale a dire durante la coltivazione).
• Dove sono stati effettuati impianti tardivi si può provvedere alla rincalzatura, utile per consentire un miglior affrancamento delle piantine, per evitare il costipamento del terreno e favorire un miglior arieggiamento degli apparati radicali.