L’arabis è una pianta erbacea perenne di piccola taglia, che raggiungere un’altezza massima di 20 centimetri e forma cuscinetti di vegetazione ideali per il giardino roccioso, per riempire le fessure dei muretti a secco ma anche come tappezzante e nel primo piano di bordure e aiuole. Appartenente alla famiglia delle Crucifere e originaria dell’Europa e dell’Asia, è ormai diffusa in tutti i Paesi temperati. Da inizio primavera fino a giugno-luglio regala una profusione di fiorellini, bianchi, rosa o azzurri, con quattro petali tondeggianti dipsosti a croce, così fitti da dare alla pianta un aspetto spettacolare. Le foglie sono grigio-verdi, ovali e dentate, ricoperte di peluria.
Consigli di coltivazione
Pianta facile, rustica e con poche esigenze, l’arabis in natura cresce tra i sassi, quindi si accontanta di terreno anche povero: l’unica condizione essenziale è che sia sempre ben drenato. Preferisce le posizioni parzialmente ombreggiate, ma si adatta anche al sole e all’ombra, dove però la fioritura è più scarsa. Tollera il freddo, ma conviene predisporre uno strato di pacciamatura (paglia e foglie) nei periodi più rigidi. Si pianta in settembre o marzo. Le innaffiature devono essere regolari nel periodo vegetativo, poi diradate o addirittura sospese in inverno: fondamentale evitare sempre i ristagni d’acqua. La moltiplicazione avviene per divisione di cespi, da effettuare dopo la fioritura.
Da non dimenticare
A. caucasica è molto adatta per i muretti a secco e le scarpate, insieme ad alissi ed aubrezie. Le varietà meno invadenti, adatte anche per il giardino roccioso, sono ‘Coccinea’ a fiore cremsi, ‘Snowflake’ a fiori grandi e bianchi, ‘Flore-pleno’ con fiori doppi bianchi.