Piante splendide, elegantissime, i papiri amano vivere con i piedi nell’acqua: il papiro dal quale si estrae la fibra per fare la carta, secondo un procedimento noto già in epoca egizia, è Cyperus papyrus, spontaneo lungo i corsi d’acqua in provincia di Siracusa, oggi ormai praticamente estinto allo stato selvatico in Italia. A scopo ornamentale si coltivano Cyperus alternifolius, con fogliame che si apre a forma di stella all’apice dei sottili steli, e il papiro da carta che ha infiorescenze piumose.
Consigli di coltivazione
I papiri sono piante adatte ai climi miti da coltivare in vasche, fontane, tinozze o inserendo il vaso (con comune terra da giardino) in un portavaso con un po’ d’acquia frequentemente rinnovata. per poterli spostare in inverno in luogo caldo (ma non troppo), molto molto luminoso e umido, in casa il luogo ideale è la stanza da bagno purchè con tanta luce solare. Crescono vigorosamente e in breve riempiono il contenitore, ma è facile estrarre il pane radicale per dividerlo e ringiovanirlo, ottenendo così nuove piante. Il papiro radica anche prendendo una cima fogliare e mettendola in acqua a testa in giù, in luogo tiepido e luminoso. La specie Cyperus longus è meno sensibile al freddo e vive bene sulle sponde di laghetti, in pieno sole, dove diventa invadente: le radici possono rapidamente riempire un piccolo stagno.
Da non dimenticare
Coltivato come pianta d’appartamento il papiro va tenuto in piena luce, in casa il luogo ideale è la stanza da bagno purchè con tanta luce solare, ma è bene far trascorrere l’estate all’aperto in luogo luminoso e non soleggiato, per evitare che cresca a dismisura e che il delicato fogliame si danneggi a seguito di bruciature da sole. Concimare ogni 20 giorni con poco prodotto organico in estate, niente concime da settembre ad aprile.