Con le loro splendide piume fiorite dall’estate alla fine dell’autunno, le astilbe risaltano in particolar modo quando sono coltivate a filare o a gruppi di 3-5 esemplari. Il loro habitat ideale è rappresentato dalle zone boschive, ricche di humus e ombra, e dalle rive di laghetti e ruscelli, dove il terreno è umido tutto l’anno. Molto gratificanti, sono piante poco esigenti e non si ammalano. Diverse i colori che ostentano: dal vivace rosso granato di A. x arendsii ‘Fanal’ al delicato color crema della varietà ‘Deutschland’.
Consigli di coltivazione
Condizione fondamentale per lo sviluppo è un terreno ricco con buona ritenzione idrica: sono da scartare le aiuole esposte a sud e vanno preferite le zone marginali o quelle ombreggiate da arbusti decidui. La piantagione si effettua dall’autunno all’inizio della primavera, miscelando al terreno materiale organico. Coltivando le piante a gruppi, le varietà più piccole, come la rosea ‘Sprite’ (che non supera i 50 cm), vanno distanziate di 45 cm e le più grandi di 60 cm. In primavera è bene pacciamare con letame maturo che, oltre a fornire nutrimento, combatte le erbacce e trattiene l’umidità. Se il clima è asciutto, si provvederà a innaffiare.
Da non dimenticare
Le astilbe temono le ultime gelate primaverili, che possono rovinare i cespi e le giovani foglie e impediscono alle gemme colpite di produrre fiori. In via preventiva, conviene proteggere le piante con un telo di tessuto non tessuto.