Indicata per aiuole, bordure, giardini rocciosi e scarpate soleggiate, è una pianta dai fiori molto appariscenti, simili a quelli del papavero, che tendono a chiudersi quando è nuvoloso. Alcune specie sono annuali, come E. caespitosa, altre sono perenni: tra queste E. californica, o papavero di California, coltivata tuttavia come annuale; rustica, ha foglie di color verde-azzurro e fiori gialli in estate, seguiti da capsule cilindriche verde-azzurre. La varietà ‘Alba’ si distingue per i fiori color crema e il fogliame verde brillante.
Consigli di coltivazione
L’escolzia cresce bene al sole, in terreni poveri e sabbiosi ed è quindi indicata per le parti più difficili del giardino. Facile da coltivare, non richiede particolari cure. Si semina direttamente a dimora in marzo-aprile (o in settembre, se il terreno è leggero), coprendo appena i semi. Non si deve concimare. Se si asportano le capsule, si favorisce lo sviluppo di altri boccioli. Nelle zone fredde, con terreni umidi, in inverno è bene proteggere le piante seminate in settembre (che fioriranno in maggio).
Da non dimenticare
I fiori da taglio si raccolgono quando sono ancora in boccio. Per avere una fioritura continua, è meglio procedere a semine ripetute. Si deve però ricordare che l’escolzia tende ad autodisseminarsi e quindi a spuntare di nuovo negli anni successivi; può essere opportuno diradare le piantine.
Escolzia: come e quando irrigare
L'escolzia è una pianta adattata a vivere su terreni poveri e ben drenati, in un clima dove le piogge sono frequenti. Per questo motivo bisogna annaffiare spesso, ma moderatamente. Associato ad un buon drenaggio, questo regime di irrigazioni consentirà alla pianta di avere a disposizione un terreno sempre umido e mai fradicio.
Per irrigare la pianta in giardini e terrazzi dotati di rubinetto o presa d'acqua si può impiegare il tubo da irrigazione, dotandolo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua).
La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Nelle aiuole in giardino si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).
In terrazzo si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.
Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.