Rafano

Armoracia rusticana

  • Famiglia: Brassicaceae
  • Fogliame: Deciduo
  • Categoria: Piante aromatiche
  • Consigliata per: Orto e Frutteto
  • Temperatura min.: -15 | -10 °C
  • Altezza: 0,5 — 1 metri
  • Terriccio: Bio per ortaggi, Bio per aromatiche
  • Larghezza: 0,1 — 0,5 metri
  • Esposizione: Soleggiata , Parzialmente ombreggiata
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Il rafano (Armoracia rusticana o Nasturtium armoracia), conosciuto anche come cren o barbaforte, è un’erbacea perenne di cui si utilizza la grossa radice a fittone, carnosa, soda, lunga fino a  50 cm. Ha fusto semplice, foglie ovato-oblunghe con margine seghettato e fiori bianchi, riuniti in racemi, dalla primavera all’estate. In Europa è noto e consumato fin dall’antichità, oggi è coltivato sia a scopo culinario che a scopo medicinale e aromatico, ma lo si rinviene anche allo stato selvatico in terreni umidi nei pressi degli orti.

Consigli di coltivazione

Facile da coltivare, è rustico e adattabile, si sviluppa velocemente e può invadere con il proprio apparato radicale le piante vicine. Cresce bene in mezz’ombra, ma, se ben annaffiata, può crescere anche in pieno sole. Ama i luoghi fresco e i terreni profondi, che favoriscono l’ingrossamento della radice. Lo si moltiplica per divisione dei cespi, a fine inverno, mettendo a dimora parti di radice che presentino alcune gemme.

Da non dimenticare

Apprezzate per il loro sapore molto piccante, le radici, sono antibatteriche e ricche di principi attivi. Si estraggono dall’estate all’inverno, si tagliano in pezzi e si conservano in cantina coperte da uno strato di sabbia, poi si utilizzano grattugiate e conservata sott’olio o aceto o trasformate in salse. Tanto le foglie quanto la radice fatta a rondelle sottili possono insaporire le insalate. Meglio non eccedere con le quantità: in dose modica stimola l’attività dello stomaco, mentre un eccesso irrita le mucose gastriche. E’ sconsigliato a chi soffre di affezioni renali e in gravidanza.

Rafano: come e quando irrigare

Il rafano predilige un terreno sempre fresco e umido, quindi va annaffiato spesso: nella stagione più calda le irrigazioni devono essere anche giornaliere, per mantenere il terreno fresco ed evitare che la pianta soffra di periodi di siccità.

Per irrigare le piante aromatiche con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotare il tubo di una pistola multifunzione con getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua. 

La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità e bagnando alla base o sul terreno, senza bagnare le foglie delle piante. Si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).

Per le piante aromatiche in terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore elettronico, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.

Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale per le piante aromatiche in vaso è  il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.

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