Questa deliziosa piantina deve il nome al latino calceolus, che significa “piccola scarpa”, per la forma dei fiori, simile a quella di una babbuccia rigonfia. Al genere Calceolaria appartengono oltre 400 specie di piante perenni, sempreverdi, originarie dell’America settentrionale e centrale. Producono piccoli cespugli tondeggianti, alti 30-40 cm, con foglie di colore verde scuro. I fiori, dalla particolare forma a sacchetto, hanno i colori del sole: giallo, arancio o rosso, con punteggiature o variegature in colore contrastante. Esistono specie rustiche o semi-rustiche, suffruticose (cioè semi-legnose), che sono adatte alla coltivazione in piena terra in giardino, nei climi più miti; le specie più delicate ed erbacee vivono solo in appartamento; le specie nane possono trascorrere la bella stagione nel giardino roccioso; le specie più alte decorano in primavera-estate le aiuole.
Consigli di coltivazione
Si può collocare in vaso in balconi e finestre o anche in piena terra in giardino, ben esposta alla luce, a mezz’ombra o sotto i raggi diretti del sole. All’aperto in estate, in appartamento nelle altre stagioni. Il terriccio deve essere soffice e sciolto, ricco di sostanza organica e ben drenato. Resiste fino a 10 °C. In estate tollera fino a 30 °C. Si concima da aprile a ottobre, ogni 15 giorni, nell’acqua d’annaffiatura con un prodotto liquido per piante da fiore.
Da non dimenticare
Anche se si tratta di una pianta perenne, difficilmente supera l’inverno in appartamento e comunque di rado riesce a rifiorire la primavera successiva. E’ meglio acquistarla in marzo-aprile e godere della sua lunga, ininterrotta fioritura (fino a settembre-ottobre) durante la bella stagione.
Calceolaria: come e quando irrigare
Dalla primavera all’autunno si annaffia con regolarità, appena il terriccio si è asciugato in superficie. In inverno ogni 10-15 giorni, con una quantità moderata d’acqua.
Per irrigare vasi, cassette e fioriere in balconi e terrazzi dotati di rubinetti o prese idriche si può utilizzare il tubo da irrigazione con una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua). Oppure, meglio ancora, si può installare un sistema di irrigazione con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.
Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto; il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.