Echinocactus

Echinocactus grusonii

  • Famiglia: Cactaceae
  • Fogliame: Sempreverde
  • Categoria: Piante grasse
  • Consigliata per: Balcone e terrazzo
  • Temperatura min.: 5 | 10 °C
  • Altezza: 0,1 — 0,5 metri
  • Terriccio:  
  • Larghezza: 0,5 — 1 metri
  • Esposizione: Soleggiata
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Questo cactus, proveniente dai deserti del Messico, è minacciato di estinzione nel suo ambiente naturale. Chiamato anche “cuscino della suocera”, per le ampie dimensioni che può raggiungere e per il reticolo di robustissime spine che porta, questo cactus ha una crescita lentissima: gli esemplari del diametro di 30 cm hanno almeno 30 anni e il loro prezzo è per questo motivo molto elevato. La fioritura si verifica solo nella pianta matura, quindi dopo almeno 15 anni di vita dell’esemplare: sbocciano grandi fiori bianchi, che durano un giorno solo ma che incantano con la loro bellezza perfetta.

Consigli di coltivazione

Desidera il sole nelle stagioni di passaggio (primavera e autunno), mentre in estate è preferibile la mezz’ombra. È un genere di cactus molto resistente al gelo, sopportando temperature sotto lo zero per periodi brevi. Tuttavia, dalla Val Padana in su, va ricoverato in una stanza fresca nei mesi invernali, in veranda o sul pianerottolo, o in una cantina o soffitta luminosa. Solo nelle zone costiere più miti può essere coltivato in piena terra in giardino. Il terriccio adatto è quello per piante grasse, con una parte di terra da giardino, una di sabbia e una di lapillo.

Da non dimenticare

Una volta al mese è bene spazzolarlo con un pennello da pittore, per rimuovere la polvere accumulata sotto le grosse spine.

Echinocactus: come e quando irrigare

In vaso, le annaffiature devono essere regolari e generose durante la bella stagione. È necessario avere molta cura che non si creino ristagni idrici, perché teme molto il marciume radicale. Inoltre, se gli esemplari sono esposti al sole occorre fare attenzione a non bagnare il fusto, che si danneggia facilmente perché l'acqua crea un "effetto lente" che lascia evidenti bruciature. In natura le piante tollerano lunghi periodi di aridità, ma per conservare la bellezza e la salute delle piante in vaso è bene evitare la siccità prolungata, mentre in inverno il substrato deve restare sempre quasi asciutto.

In interni, per singoli vasi si può impiegare il pratico irrigatore automatico Claber Idris, collegato a una comune bottiglia in plastica.

In alternativa si può scegliere Claber Oasis, kit per interni, completamente autonomo e idoneo fino a 20 vasi di piccola o media dimensione.

Se la pianta è in un terrazzo con altre piante, si rivela utile un sistema di microirrigazione, per esempio il kit Claber Aqua-Magic Sytem collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto; il kit è azionato da un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole.

In interni, per singoli vasi

In interni, fino a 20 vasi

In terrazzo con altre piante

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