Magnifiche rampicanti per balconi e giardini, con una fioritura spettacolare e un portamento di grande fascino. Possono salire su tronchi di alberi, grigliati e pergole. Esistono specie con fioritura in periodi diversi e alcune, come C. tangutica e C. vitalba, producono ciuffetti intorno alle capsule dei semi che permangono anche d’inverno con un piacevole effetto decorativo. A seconda della specie, fioriscono in aprile-maggio oppure in estate, con corolle semplici o doppie, talvolta larghissime, con petali anche striati, dal bianco al rosa al viola. Alcune varietà hanno fiore doppio.
Consigli di coltivazione
La regola è “piedi all’ombra e testa al sole”, il che significa terreno fresco ma esposizione soleggiata. Le specie di origine cinese sono più delicate, quelle rustiche resistono benissimo agli inverni rigidi. In primavera-estate occorre garantire regolari irrigazioni e un perfetto drenaggio. E’ bene coprire ogni anno in primavera il terreno intorno al fusto e sul vaso con una pacciamatura di compost e torba o humus; irrigare con l’aggiunta di concime organico in primavera-estate.
Da non dimenticare
La potatura è, per le clematidi, una necessità. Le specie a fioritura precoce si potano in giugno, quelle a fioritura estiva e autunnale in febbraio-marzo. Per contenere lo sviluppo, asportare un terzo della lunghezza dei rami più deboli lasciando più lunghi quelli più vecchi e lignificati, che vanno comunque spuntati ogni anno.
Clematide: come e quando irrigare
Tutte le clematidi amano avere il terreno sempre leggermente umido ma non fradicio; occorre quindi irrigare in funzione dell'andamento climatico e dell'esposizione, evitando con cura i periodi di siccità, mal tollerati. Nei periodi caldi e asciutti, di sera è utile effettuare una benefica doccia sul fogliame.
Per irrigare la pianta con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotarlo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua).
La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Se la pianta è in giardino si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).
In terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.
Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.