La vitalba (Clematis vitalba) è un rampicante che spesso viene persino considerato infestante per la forza e la rapidità della sua espansione, capace di prendere lo spazio delle specie vicine. Tra i vantaggi c’è la sua resistenza, la scarsità di esigenze e i bei fiori bianchi a cui seguono piumini decorativi che permangono in autunno e provvedono alla disseminazione.
Consigli di coltivazione
La vitalba ha bisogno davvero di poco, ma per vederla crescere vigorosa è opportuno che ci sia a disposizione del terreno profondo o un vaso molto capiente. La fioritura bianca è più numerosa nelle piante che hanno più di 3-4 anni di vita. Occorre una sola concimazione organica in primavera e periodiche potature per ridurre l’energico sviluppo o indirizzarlo nelle direzioni volute. A fine autunno può essere potata drasticamente per ottenere in primavera un rigoglio incontrollabile.
Da non dimenticare
La vitalba è considerata l’unica liana europea. Anticamente i tralci venivano utilizzati per intrecciare cesti e panieri e i germogli venivano cucinati con le uova, ma è meglio evitarne il consumo: oggi questa antica specialità mediterranea è sconsigliata ai bambini, alle donne incinte e ai soggetti particolarmente sensibili.
Vitalba: come e quando irrigare
Ha bisogno di innaffiature regolari e abbondanti in estate, ma tollera anche momenti di siccità: è incredibilmente resistente.
Per irrigare la pianta con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotarlo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua).
La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Se la pianta è in giardino si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).
In terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.
Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.