La medinilla (Medinilla magnifica) è una pianta esotica e molto spettacolare, che si è diffusa in Italia come pianta d'appartamento da una ventina d’anni, piuttosto ingombrante, visto che raggiunge 1,5 m di diametro e altezza. Ha foglie grandi (fino a 30 cm), opposte, senza picciolo, coriacee, con le venature depresse e di colore bianco-crema. I fiori rosa-porpora, costituiti da cinque petali rosa, sono riuniti in racemi terminali penduli lunghi 40-50 cm protetti da 2-3 file di brattee rosa. Ogni infiorescenza è costituita da moltissimi fiori che sbocciano in successione, determinando l’allungamento dell’asse rosato che li porta. Ne consegue che l’infiorescenza si allontana sempre più dalle brattee che col tempo si aprono e diventano alate. Ogni infiorescenza dura per almeno un paio di settimane; difficilmente rifiorisce in vaso.
Consigli di coltivazione
Richiede un ambiente caldo-umido privo di correnti. L’ideale sarebbe una veranda, ma può ambientarsi bene anche in cucina o in bagno, locali in genere piuttosto umidi. Fiorisce fra 18 e 26 °C; subisce danni sotto i 15 °C. Per indurre la fioritura, in inverno vuole stare a 18 °C. Serve molta luce, ma mai i raggi diretti, che bruciano foglie e brattee fiorali. Può essere spostata all’aperto tra maggio avanzato e metà settembre, all’ombra luminosa; nei restanti mesi deve rimanere in un locale fresco. Gli esemplari giovani andrebbero rinvasati ogni anno ma, date le dimensioni e la delicatezza, l’operazione richiede molta cautela. Il substrato deve essere costituito da metà buona terra da giardino, metà terriccio per acidofile, un pugno di torba e uno di sabbia, con un buon drenaggio sul fondo del vaso. Si concima ogni 15 giorni in fioritura, con mezza dose di un prodotto per acidofile aggiungendo, ogni 30 giorni, un fertilizzante liquido per piante da fiore.
Da non dimenticare
Bisogna eliminare le foglie ingiallite o secche e i fiori sfioriti, e tagliare i rami più lunghi (fino a metà della loro lunghezza) alla fine della fioritura
Medinilla: come e quando irrigare
Il terriccio deve risultare sempre appena umido, mai fradicio a lungo: dopo 15 minuti dall'innaffiatura eliminare l'acqua ancora stagnante nel sottovaso per evitare che le la terra rimanga troppo bagnata. Le piante in terrazzo e giardino, in ombra, possono richiedere in estate innaffiature ogni 2-4 giorni; in inverno, in casa, in genere ogni 7-10 giorni, anche meno se è in un ambiente molto fresco; in inverno è importante che il terriccio non rimanga troppo bagnato a lungo.
Per conservare stabilmente un corretto livello di umidità nel terriccio è utile impiegare l'irrigatore automatico Claber Idris da inserire nel substrato del vaso, collegandolo all'apposito serbatoio o a una bottiglia.
In caso di assenza la pianta può essere irrigata con l'aiuto di Claber Oasis, distributore d’acqua completamente autonomo, pronto all’uso in pochi minuti e in poco spazio. Non necessita di collegamenti al rubinetto o all’impianto elettrico.