Deve il suo curioso nome proprio al fatto di avere le foglie striate, che ricordano il mantello dell’animale, anche se nella pianta le striature sono longitudinali e non trasversali. La più nota è Zebrina pendula, che assomiglia alle specie appartenenti al genere Tradescantia e, per questo, viene a volte chiamata erroneamente “Miseria”, ma è diversa per la forma delle foglie, che sono leggermente più ovate, e per la corolla dei fiori che ha una forma a tubo, mentre nella tradescantia i petali sono divisi e liberi. I fusti invece sono molto simili, perché sono striscianti in entrambe le piante e radicano ai nodi. In estate la zebrina produce piccoli fiorellini di colore porpora, che sbocciano riuniti in piccole infiorescenze.
Consigli di coltivazione
Desidera una buona illuminazione, ma senza raggi diretti del sole. Se la luce è poca, i fusti si allungano e le foglie rimpiccioliscono e sbiadiscono. In estate preferisce stare all’aperto, a mezz’ombra, anche sotto un albero. Fornire un substrato a base di terriccio di foglia e terra da giardino, con aggiunta di sabbia. Tollera fino a 7 °C, sotto i quali deve essere riparata in casa. Si concima in primavera-estate, nell’acqua di annaffiatura, ogni 20 giorni, con un prodotto liquido per piante verdi.
Da non dimenticare
Quando i tralci si allungano, oltre a ripiegarli attorno alla pianta, si può pensare di ricavarne tante talee: il momento migliore per prelevarle è compreso fra maggio e agosto. Basta infilarle in un miscuglio di torba e sabbia da tenere appena umido.
Zebrina: come e quando irrigare
Il terriccio deve risultare sempre appena umido, mai del tutto asciutto né fradicio a lungo: dopo 15 minuti dall'innaffiatura eliminare l'acqua ancora stagnante nel sottovaso per evitare che le la terra rimanga troppo bagnata. Le piante in terrazzo e giardino, in ombra, possono richiedere in estate innaffiature ogni 2-4 giorni; in inverno, in casa, in genere ogni 7-10 giorni, anche meno se è in un ambiente molto fresco,
Per conservare stabilmente un corretto livello di umidità nel terriccio è utile impiegare l'irrigatore automatico Claber Idris da inserire nel substrato del vaso, collegandolo all'apposito serbatoio o a una bottiglia.
In estate le piante di zebrina, se tenute in terrazzo e giardino, gradiscono benefiche docce serali, anche ogni sera, impiegando una pistola a getto aerato e delicato disponibile per esempio nella gamma Claber Elegant Line. D'inverno, in casa, si può utilizzare una pompetta nebulizzatrice.
In caso di assenza la zebrina può essere irrigata con l'aiuto di Claber Oasis, distributore d’acqua completamente autonomo, pronto all’uso in pochi minuti e in poco spazio. Non necessita di collegamenti al rubinetto o all’impianto elettrico.