Le piante rampicanti rendono più accoglienti balconi e terrazzi con il loro fogliame e le belle fioriture, occupando poco spazio a terra: alcune specie possono crescere bene anche in vasi non larghi, purché molto profondi.
Prima ancora dell’aspetto estetico è bene chiedersi quale scopo vogliamo ottenere con la pianta rampicante: se deve mascherare un muro o rivestire una recinzione, potrebbe essere preferibile un sempreverde, che conserva tutto l’anno la sua bellezza.
Se il supporto non è robusto sarà bene orientarsi verso specie con rami leggeri, come la clematide, evitando piante vigorose e dalla chioma pesante, come glicine, bignonia, caprifoglio, passiflora dai bei fiori curiosi. Chi ha difficoltà a garantire potature regolari potrà puntare su specie che richiedono solo interventi di pulizia occasionale, come il falso gelsomino o rincospermo, rinunciando a piante come la vite ornamentale (americana e canadese), che è molto veloce a salire in altezza e necessita di continue potature.
Naturalmente l’aspetto decorativo è importante; può essere regalato dalla fioritura, come nel caso di bignonia, gelsomino e ipomea, oppure dal bel fogliame (edera, luppolo). Alcune piante rampicanti producono frutti commestibili (kiwi, passiflora, vite da frutto); altre fioriscono precocemente, come la Clematis montana, una clematide che regala fiori profumati a fine inverno.
Occorre poi tener conto dello spazio disponibile, dell’esposizione (ombra oppure sole), delle temperature minime invernali e della eventuale presenza di vento frequente, come spesso accade nelle zone vicino al mare: potrebbe causare difficoltà alle piante rampicanti meno robuste, disidratandole rapidamente.
Un buon impianto di irrigazione aiuta a evitare momenti di siccità, risparmiando acqua e fornendola nel modo più efficace.