Grande albero (fino a 30 m d’altezza e 15 di diametro della chioma) europeo, indicato per giardini molto grandi come punto d’attrazione. Il tronco diritto è molto ramoso, con corteccia opaca e rugosa, grigio-bruna, fessurata. La chioma è leggera ed elegante, formata da foglie piccole, ovate con apice appuntito, asimmetriche, color verde brillante che diventa giallo limone in autunno. La fioritura, insignificante, avviene molto presto in marzo. Segue immediatamente la produzione dei frutti, dati da un seme centrale avvolto in un disco cartaceo giallastro (samara) che viene trasportato dal vento (in questa fase, cioè da aprile a giugno, le samare che volano sono migliaia e invadono anche i manufatti e gli ambienti domestici, creando comunque molta sporcizia e richiamando gli uccelli che si nutrono del seme).
Consigli di coltivazione
Resiste alle gelate, all’inquinamento, alla salinità dell’aria e al vento. Desidera posizioni semiombreggiate o di pieno sole, rifuggendo dall’ombra completa. Predilige suoli profondi, freschi o mediamente ricchi di acqua, ma si adatta anche a situazioni meno favorevoli quali i terreni siccitosi, quelli poveri, sassosi, molto calcarei, compatti e anche argillosi. Va annaffiato nei primi anni di vita e concimato in autunno. In seguito si accontenta dell’acqua piovana. Non va potato per non alterarne la sagoma naturalmente armoniosa.
Da non dimenticare
In collina e in montagna si può utilizzare anche l’olmo montano (U. glabra), caratterizzato da foglie molto seghettate e ruvide. Nelle zone di pianura più umide è invece indicato l’olmo ciliato (U. laevis), dalla chioma disordinata, con foglie rotondeggianti ad apice appuntito e samare cigliate sul margine e con un lungo picciolo.