Arbusto di dimensioni medio-grandi (fino a 4 m d’altezza e diametro), originario dell’Australia, dove viene utilizzato per siepi fitte. Le foglie sono piccole, aghiformi, sempreverdi, di colore verde grigiastro, ricoperte da una fine peluria. Da maggio ad agosto produce numerose infiorescenze di grandi dimensioni, a forma di pannocchie erette, lunghe fino a 30 cm, di colore giallo o arancione; la forma è simile a quella dei fiori di callistemon (altro arbusto australiano). Ne derivano frutti che assomigliano a “pigne” dure, di colore vere, che contengono i semi.
Consigli di coltivazione
Desidera una posizione in luogo soleggiato o semiombreggiato; non teme il gelo, ma è molto sensibile ai freddi venti invernali. Preferisce un terreno acido, molto ben drenato e tendenzialmente asciutto. Si può utilizzare un terriccio per acidofile, costituito da una parte di torba e una di sabbia di fiume. Gli esemplari coltivati in vaso (di grandi dimensioni, min 50 cm di diametro e profondità) vanno rinvasati ogni 2-3 anni.
Da non dimenticare
Sarebbe preferibile non potarla: all’occorrenza, in caso di ingombro eccessivo, eseguire l’intervento in novembre.
Banksia: come e quando irrigare
Banksia ericifolia non ha grandi esigenze in fatto di acqua: tra marzo e ottobre va annaffiata all’occorrenza, se non piove per lungo tempo, lasciando asciugare bene la terra prima di intervenire. Se la pianta è coltivata in vaso, le irrigazioni devono essere un pochino più frequenti, soprattutto se il contenitore è di terracotta ed esposto al sole nei mesi più caldi.
Per irrigare la pianta con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotarlo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua).
La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Se la pianta è in giardino si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).
In terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.
Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.