Chiamato anche spinacristi, è un albero originario del Nord America, arrivato in Europa a metà del Settecento, dove ha ottenuto un grande successo in parchi e giardini (era molto di moda nel periodo Liberty), da cui è sfuggito per spontaneizzarsi lungo le scarpate stradali e ferroviarie del Centro-Nord Italia. Può raggiungere i 30 m d’altezza; ha un tronco diritto con corteccia bruna, liscia o poco solcata, cosparsa da gruppi di spine rosse e ramificate, molto pungenti, che si ritrovano anche sui rami. La chioma è leggera ed espansa verso l’alto, formata da foglie composte di n umerosissimi segmenti lanceolati, lunghi 1 cm, glabri, sublucidi, di colore giallo limone alla nascita, poi verde tenero, poi nuovamente giallo oro in autunno; creano molta sporcizia alla caduta. I fiori sono unisessuali ed ermafroditi sulla stessa pianta, riuniti in racemi ascellari lunghi 10 cm, formati da un abbozzo di corolla da cui sporgono stami e pistilli. I frutti sono lomenti nastriformi lunghi fino a 40 cm, piatti e ritorti, che rimangono appesi agli alberi per un certo tempo prima di cadere e sbriciolarsi facendo uscire il seme duro e rotondo.
Consigli di coltivazione
Resiste egregiamente al gelo e al caldo purché non torrido, nonché all’inquinamento urbano. Ama una posizione soleggiata su un terreno fertile e ben drenato. Va irrigata solo nei primi anni, in particolare durante l’estate. La potatura si applica solo per ridurne le dimensioni.
Da non dimenticare
La concimazione non è necessaria, trattandosi di una Leguminosa che ricava l’azoto attraverso i batteri che albergano sulle radici.