Questo albero sempreverde, originario del Cile e dell’Australia, è spettacolare in tutte le stagioni se collocato in una parte spaziosa del giardino. Tuttavia il massimo splendore viene raggiunto in estate dagli esemplari adulti (di almeno 10-15 anni di età), che si ammantano di fiori dall’intenso profumo di miele.
Consigli di coltivazione
Per sopravvivere, l’eucrifia richiede un angolo tiepido, in pieno sole, al riparo dai venti freddi o disseccanti e dal gelo. In genere, predilige terreno acido, fresco e ben drenato; fa eccezione l’ibrido E. x nymansensis, che tollera anche terreni calcarei. L’impianto va effettuato in primavera in una buca di dimensione triplice rispetto al vaso, mescolando abbondante materiale organico al fondo dello scavo e alla terra di riporto. Dopo aver compattato il suolo, si innaffia con cura e si esegue una pacciamatura con pietre o lastre per mantenere le radici in ombra. Si dovrà fornire acqua con regolarità e ogni primavera si provvederà ad apportare concime organico in granuli.
Da non dimenticare
Soprattutto in zone battute dal vento e se si tratta di esemplari giovani, è opportuno proteggere le eucrifie con più strati di tessuto non tessuto o con pluriball; le coperture vanno eliminate non appena le temperature tornano tiepide, onde evitare danneggiamenti alle piante. Chi volesse orientarsi verso una specie più rustica, può optare per E. glutinosa, le cui foglie in autunno assumono un bel colore rosso-arancione.
