L’oleandro è una pianta ideale nell’eco-giardino rispettoso delle risorse idriche, perché tollera egregiamente la mancanza d’acqua. Per vederlo fiorito, però, almeno una volta a settimana bisogna bagnarlo: una quantità minima rispetto ad altri tipi di piante... In estate è quindi preferibile innaffiarlo con acqua tiepida (se è fredda può inibire la fioritura), anche piovana o riciclata dal lavaggio delle verdure in cucina. In inverno bastano una-due innaffiature al mese.
Consigli di coltivazione
Durante la bella stagione, ogni venti giorni si concima con fertilizzante liquido nell’acqua d’innaffiatura o con bastoncini a lenta cessione. Facendo il vino in casa e disponendo della feccia di vino, in autunno va interrata al piede degli oleandri: è un ottimo concime. All’inizio dell’autunno si eseguono le potature, proteggendo le mani con guanti (l’oleandro è una pianta velenosa e secerne un succo che può irritare la pelle), mentre in fioritura è opportuno tagliare i rami che hanno prodotto fiori immediatamente sopra il primo getto laterale o coppia di foglie.
Da non dimenticare
Ogni due-tre anni, in primavera è opportuno procedere al rinvaso per le piante da terrazzo, ma se il vaso ha già raggiunto dimensioni proibitive basta cambiare il terriccio superficiale e concimare.