Legume tipico del Centro-Sud Italia, dove viene consumato anche crudo in insalata con il pecorino e i cipollotti tagliati a fettine, la fava è l’ingrediente principale di molte gustose zuppe, fra cui la siciliana “maccu ’è fava”, preparata durante l’inverno passando le fave essiccate durante la bella stagione. Come tutti i legumi, è molto nutriente, soprattutto se abbinata a cereali, come riso, pasta corta o pane.
Consigli di coltivazione
La fava può resistere anche in Val Padana, se viene seminata verso metà marzo, mentre nel Sud si semina già a metà gennaio. Predilige un terreno di medio impasto e fertile, ma si adatta anche a quelli compatti e argillosi, oppure calcarei e sabbiosi, purché sempre ben drenati. In autunno è meglio interrare un concime a base di potassio e una piccola quantità di letame. La semina si effettua su file, a distanza di 15 cm tra i semi e di 80 cm tra le file. È preferibile posizionare una rete di plastica fissata a paletti per il sostegno delle piante. Rincalzate le giovani piante, mantenete il terreno libero da erbacce o pacciamate. Fra i nemici, si segnalano ruggini e ticchiolatura, da combattere con poltiglia bordolese.
Da non dimenticare
La raccolta si svolge quando i baccelli iniziano a rigonfiarsi in presenza del seme. Se le fave diventano troppo grosse, si possono essiccare per l’inverno.
Fava: come e quando irrigare
La fava va irrigata abbondantemente nel periodo successivo all'impianto e durante la fioritura, mentre nel resto del periodo di coltivazione è sufficiente mantenere il terreno umido, tanto che non sia mai secco e non si creino mai ristagni.
Per irrigare l'orto con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotare il tubo di una pistola multifunzione con getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua.
La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità e bagnando alla base o sul terreno, senza bagnare le foglie degli ortaggi. Si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).
Per l'orto in terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.
Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale per l'orto in vaso è il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.