Ideale per i giardini mediterranei e per le zone costiere, questa pianta suffruticosa spontanea negli ambienti mediterranei ricorda un po’ la comune salvia e a questo è dovuto il nome con cui è conosciuta nei paesi anglosassoni, ’salvia di Gerusalemme’. Si tratta di una specie resistente al caldo, alla siccità e al vento salmastro, con belle foglie grigio-verdi e fioritura gialla a inizio estate, composta da piccoli fiori tubulosi.
Consigli di coltivazione
Ha scarse esigenze, si accontenta di terreno calcareo, anche sassoso o con una componente sabbiosa, ma non troppo povero: va arricchito ogni anno a fine inverno con letame o materia organica che fornisca al cespuglio in formazione le energie necessarie per formare una ricca chioma, il cui ruolo è anche quello di ombreggiare il terreno alla base dei fusti mantenendolo così più fresco e umido anche nei giorni più caldi. In tardo autunno si accorcia la vegetazione quasi raso terra a 10 cm dal suolo, la chioma si forma nuovamente a partire da marzo-aprile.
Da non dimenticare
Ideale per bordure in pieno sole con santolina, lavanda, elicriso. Al Nord in terreni pesanti e umidi conviene coltivarla in aiuole rialzate perché sia garantito un certo drenaggio nei mesi invernali, evitando così il pericolo di marcescenze radicali.