Si tratta di una pianta erbacea adatta per aiuole e bordure, ma anche per i giardini informali di campagna e per la produzione di fiori recisi. Può essere annuale, come nel caso della specie S. atropurpurea, o perenne, come S. caucasica, caratterizzata da foglie lanceolate grigio-verdi e da capolini azzurro lavanda che sbocciano da maggio a settembre. Per la colorazione dei fiori “puntaspilli” si segnalano le varietà ‘Clive Greaves’, con capolini malva carico, ‘Miss Willmott’, a fioritura bianca molto decorativa fino ai primi geli, e ‘Pink Mist’, con fiori rosei su steli alti 40 cm.
Consigli di coltivazione
La scabiosa deve essere coltivata in pieno sole su terreno abbastanza fertile, ben drenato, da neutro a leggermente alcalino. Gli esemplari in vaso vanno piantati dalla primavera all’autunno, distanziati di circa 45 cm, anche a gruppi di tre o più esemplari, avendo cura di non interrarne il colletto. Il terreno d’impianto deve essere preventivamente arricchito con composta matura o letame; in seguito non sono necessarie altre concimazioni. Per favorire uno sviluppo vigoroso, si suggerisce la distribuzione di una manciata di calce dopo la messa a dimora. In caso di piantagione primaverile, occorre inizialmente mantenere umide le scabiose nei periodi siccitosi; in seguito, non dovrebbero servire ulteriori innaffiature, data la predilezione di queste piante per l’asciutto.
Da non dimenticare
Per ottenere una fioritura continua, quando i capolini cominciano a sfiorire, si tagliano i fusti all’altezza del primo nodo. Per garantire buona salute, ogni 3-4 anni, in marzo, si dividono e si ripiantano i cespi grossi.