Il loto è una pianta acquatica molto diffusa nei Paesi mediterranei africani e asiatici, dove simboleggia la vita eterna, il collegamento fra terra e cielo, forse perché le foglie si ergono sulla superficie dell’acqua, grandi, concave, con il picciolo al centro, di colore verde glauco e molto grandi, ricoperte da una cuticola idrorepellente che fa scivolare via le gocce d’acqua. Da giugno ad agosto offrono i grandi fiori in molti colori (bianco, giallo, rosa, rosso, porpora) dei quali, dopo la caduta dei petali, rimane la grande capsula che porta i semi e che assomiglia alla “cipolla” dell’annaffiatoio.
Consigli di coltivazione
Si coltiva in vaso o in terra nel laghetto, con almeno 30 cm di profondità del terriccio, dove collocare il rizoma della pianta. Attenzione nel maneggiare i rizomi, che sono molto fragili. Non è necessario concimare. Esistono diverse varietà, alcune delle quali possono svernare nella terra del laghetto fino alla Val Padana. Esistono anche varietà nane che possono essere coltivate in una tinozza sul terrazzo.
Da non dimenticare
Ogni 3-4 anni i rizomi vanno divisi per creare nuove piante.
