Graziosa pianta grassa dai fusticini allungati, muniti di piccole foglie grasse a forma di “ago”. Ne esistono diverse varietà: quella più comune, da seme, produce fiori abbastanza piccoli (1-2 cm di diametro), in genere semplici, a volte doppi; quella più pregiata regala grandi fiori (4-5 cm di diametro), di solito semplici e di colore fucsia, adatta a qualunque zona d’Italia, dalle coste del Sud fino alle Alpi.
Consigli di coltivazione
Non teme il pieno sole, anche in Meridione o potenziato dal riverbero di un muro bianco: la fioritura sarà più abbondante. Si adatta a ogni tipo di substrato, argilloso, pietroso, sabbioso, calcareo (non acido). Sopporta senza problemi i terreni salati e i venti salmastri che battono le rive del mare. Non è indispensabile togliere i fiori sfioriti e non è necessario concimarla.
Da non dimenticare
Le varietà semplici tendono a riprodursi facilmente da seme: l’anno successivo la zona dove venivano coltivate le portulacche sarà piena di piantine nate spontaneamente.
Portulacca: come e quando irrigare
La portulaca è succulenta, quindi le sue esigenze idriche sono estremamente ridotte. Richiede poca acqua e in piena estate sopporta periodi di siccità anche di qualche giorno. È bene irrigare comunque nei mesi più caldi, in modo che la pianta non soffra la sete, sarà sufficiente innaffiare un paio di volte alla settimana per farle mantenere una buona fioritura.
Per irrigare la pianta in giardini e terrazzi dotati di rubinetto o presa d'acqua si può impiegare il tubo da irrigazione, dotandolo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua).
La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Nelle aiuole in giardino si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).
In terrazzo si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.
Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.