Aneto

Anethum graveolens

  • Famiglia: Apiaceae
  • Fogliame: Deciduo
  • Categoria: Piante aromatiche
  • Consigliata per: Orto e Frutteto
  • Temperatura min.: -5 | 1 °C
  • Altezza: 0,5 — 1 metri
  • Terriccio: Terriccio, Universale, Per piante mediterranee, Bio per ortaggi, Bio per aromatiche
  • Larghezza: 0,1 — 0,5 metri
  • Esposizione: Soleggiata
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Al genere Anethum appartengono circa 20 piante, di cui una sola endemica della penisola italiana, mentre la specie coltivata è originaria delle montagne del Sud Ovest dell'Asia. È una pianta erbacea annuale con radice a fittone, ha fusto (40-50 cm e più) cavo di colore verde chiaro e foglie con segmenti filiformi dotate di guaina. Fiorisce da giugno ad agosto (settembre) con piccoli fiori gialli riuniti in ombrelle. I frutti sono acheni gialli. In cucina si consumano le foglie fresche (ottime con il pesce) e i semi essiccati.

Consigli di coltivazione

Ama il caldo e il sole, mentre teme il vento e il gelo. Ha bisogno di frequenti annaffiature: è quindi meglio un terreno ben drenato per non provocare marciumi dell’apparato radicale. Non ha altre particolari esigenze di substrato. Si propaga per seme fresco da fine estate a inizio autunno, distribuendolo a spaglio o in file distanti 40 cm tra loro e ricoprendo con 2-3 cm di terra. Distanziando le semine di circa un mese l’una dall’altra, si avranno sempre a disposizione foglie tenere per la raccolta. Non appena le piantine presentano le prime foglioline è necessario un diradamento che lasci tra una piantina e l’altra 15-20 cm di distanza. Si concima con regolarità ogni 20 giorni.

Da non dimenticare

Facilmente l’aneto, una volta piantato, diventa “perenne” (e anche infestante) riproducendosi di anno in anno tramite i propri semi.

Aneto: come e quando irrigare

L'aneto richiede irrigazioni regolari, abbondanti in estate, ma occorre fare attenzione a garantire un buon drenaggio per non causare ristagni idrici e conseguenti problemi di salute della pianta. Meglio non bagnare le foglie, per ridurre i rischi di propagazione di malattie fungine e marciumi; l'acqua va fornita vicino alla base della pianta, sia in piena terra che in vaso.

Per irrigare le piante aromatiche con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotare il tubo di una pistola multifunzione con getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua. 

La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità e bagnando alla base o sul terreno, senza bagnare le foglie delle piante. Si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).

Per le piante aromatiche in terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore elettronico, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.

Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale per le piante aromatiche in vaso è  il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.

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