Si riconosce subito per il sentore di senape che emana al più piccolo sfioramento. È una pianta acquatica, erbacea e perenne, lunga da 10 a 40 cm, con fusti striscianti e senza peli. Ha foglie opposte, di colore verde scuro, composte di cinque-sette foglioline ovali e carnose, la terminale delle quali è più grande delle altre. I fiori, poco appariscenti, sbocciano tra marzo e luglio a grappoli in cima ai fusti, e sono formati da quattro piccoli petali bianchi. Se ne utilizzano le foglie, da consumare crude in insalata: hanno un sapore deciso ed un po' piccante, sono ricchissime di vitamina C e di sali minerali.
Consigli di coltivazione
Si può coltivare nell’orto o in vaso, ma all’infuori dell’acqua, non ha altre particolari esigenze. Le sementi sono in vendita nei garden center. Si consumano i rametti con le foglioline, da raccogliere tra maggio e settembre. Se si raccoglie una pianta selvatica, bisogna controllare la qualità dell’acqua in cui la pianta vive: questa pianta assorbe tutte le sostanze contenute nell'acqua, quindi bisogna prestare attenzione alla presenza di bolle di schiuma in superficie, di oggetti in profondità o alla presenza di scarichi fognari ed industriali nel corso d'acqua.
Da non dimenticare
Assetato com’è d’acqua, il crescione fresco tende subito ad appassire e si conserva solo immergendone i gambi in una ciotola d’acqua fredda, lasciando fuori le foglie. Rinnovando giornalmente l’acqua, si può mantenere per circa una settimana. L’essiccazione è invece sconsigliata, perché si perdono i principi attivi volatili, responsabili del sapore e dell’efficacia medicinale.
Crescione: come e quando irrigare
Il crescione d'acqua, come suggerisce il nome stesso, trova il suo habitat ideale lungo i corsi d'acqua, dove le radici sono quasi costantemente immerse: è una delle poche piante aromatiche che non teme alcun ristagno idrico, anzi, lo predilige. Bisogna quindi bagnarlo abbondantemente ogni giorno o, ancora meglio, metterlo nelle vicinanze di un rubinetto perennemente gocciolante. In vaso occorre un contenitore profondo, magari a riserva d'acqua, col terreno coperto di pacciamatura e tutti i giorni va annaffiato.
Per irrigare le piante aromatiche con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotare il tubo di una pistola multifunzione con getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua.
La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità e bagnando alla base o sul terreno, senza bagnare le foglie delle piante. Si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).
Per le piante aromatiche in terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore elettronico, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.
Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale per le piante aromatiche in vaso è il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.