Suffrutice dotato di ceppo legnoso, forti radici e molti fusti che partono dal colletto radicale. Le foglie sono alterne, intere, verdi e lucide, carnose e appena picciolate, di forma ovale o rotonda, circondate da due brevi stipule che induriscono diventando spinose. I fiori, molto belli, spuntano all’ascella fogliare; sono grandi, peduncolati, di colore bianco rosato e con numerosi e lunghi stami viola. La pianta fiorisce in estate e i fiori sbocciano la sera per appassire nella tarda mattinata del giorno seguente. Il frutto è una bacca allungata, dapprima verde poi rossiccia, contenente numerosi semi.
Consigli di coltivazione
Tipica pianta mediterranea, cresce in terreni aridi, abbarbicandosi su vecchi muri e rocce in posizione calde e ben esposte al sole. Si coltiva senza alcuna difficoltà in terreni anche sassosi e calcarei, specie se c’è a disposizione un muretto soleggiato. L’esposizione del sito di coltivazione a sud è anche la condizione per rendere possibile nel Nord Italia la sopravvivenza della pianta durante la stagione invernale. Può essere seminato, ma più facile e veloce sarà la moltiplicazione per talee prelevate in estate e lasciate in vaso fino allo spuntare delle prime radici. Per la crescita non ha alcuna esigenza se non la pulizia dai rami morti alla fine della stagione vegetativa.
Da non dimenticare
I capperi che si consumano in cucina sono i boccioli raccolti all’alba, prima che si aprano. Per renderli commestibili, si pongono in un secchio coprendoli di sale marino. Dopo una settimana si getta l’acqua di vegetazione, amara, e si ricoprono di sale. Si procede così altre due volte. Alla fine i capperi si conservano in vasetto con sale marino fresco. Si possono raccogliere anche i frutti (i cosiddetti “capperoni o cucunci”), da trattare allo stesso modo.
Cappero: come e quando irrigare
Il cappero non richiede praticamente irrigazioni, in quanto è adattato per crescere sulle pareti rocciose, con pochissima acqua a disposizione. Per questo è fondamentale garantire un buon drenaggio; l'acqua va quindi fornita solo una volta che il terriccio è completamente asciutto, vicino alla base della pianta.
Per irrigare le piante aromatiche con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotare il tubo di una pistola multifunzione con getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua.
La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità e bagnando alla base o sul terreno, senza bagnare le foglie delle piante. Si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).
Per le piante aromatiche in terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore elettronico, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.
Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale per le piante aromatiche in vaso è il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.