È chiamata anche limoncina o erba luigia: le sue foglie, infatti, contengono un’essenza dal profumo e sapore simili a quello del limone. È un arbusto alto fino a 2,5 m, con fusto legnoso, ramificato, eretto. Le foglie sono caduche, lunghe fino a 10 cm, lanceolate e affusolate, in gruppi di 3-4 per nodo, di un verde glauco, ruvide con bordi dentellati. I fiori sono piccoli, di colore bianco-viola chiaro, riuniti in pannocchie all’apice degli steli; la fioritura avviene da giugno ad agosto, nei climi miti anche fino all’inizio dell’autunno. Il frutto secco contiene i piccoli semi nerastri.
Consigli di coltivazione
Non tollera temperature sotto lo zero per più di pochi giorni: si può coltivare in piena terra solo nel Sud Italia e lungo le coste tirreniche, nelle zone meno fredde, in posizione riparata e soleggiata. Va coltivata in vaso grande nel resto d’Italia tenendolo all’aperto da aprile a ottobre e negli altri mesi ricoverandolo in serra fredda o, meglio, in cantina. Necessita di un’esposizione in pieno sole, anche durante l’estate. Il substrato ideale è sciolto, fresco, profondo, fertile, leggero, ben drenato e fertile; sono sconsigliati i suoli compatti perché creano ristagni idrici. Va annaffiata generosamente da maggio ad agosto se vive in vaso, un po’ meno in piena terra. Gradisce una concimazione organica in autunno. Si riproduce per talea, da prelevare in giugno-luglio e da porre in vaso con torba.
Da non dimenticare
Di questa pianta si utilizzano le foglie per donare una fragranza di limone a piatti di carne e pesce, oppure si possono infondere le foglie per fare un tè aromatizzato o per un buon sorbetto.
Cedrina: come e quando irrigare
L'erba cedrina richiede irrigazioni regolari, abbondanti in estate, facendo attenzione a garantire un buon drenaggio al fine di evitare ristagni idrici e potenziali problemi di salute. Meglio non bagnare le foglie, per ridurre i rischi di propagazione di malattie fungine e marciumi; l'acqua va fornita vicino alla base della pianta, sia in piena terra che in vaso.
Per irrigare le piante aromatiche con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotare il tubo di una pistola multifunzione con getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua.
La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità e bagnando alla base o sul terreno, senza bagnare le foglie delle piante. Si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).
Per le piante aromatiche in terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore elettronico, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.
Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale per le piante aromatiche in vaso è il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.