Pianta annuale dalle foglie grandi, ruvide e pelose, la borragine (Borago officinalis) a tarda primavera, tra maggio e luglio, produce graziosi fiori penduli stellati di un vistoso blu, che la rendono molto decorativa. Cresce spontanea negli orti di pianura e di collina ed è molto apprezzata dalle api. Si utilizza sia in cucina, dove è decorativa oltre che aromatica, sia come officinale.
Consigli di coltivazione
Si coltiva sia in piena terra, in giardino o nell’orto, che in vaso, in posizione soleggiata, anche se tollera un’ombra lieve. Si adatta a qualsiasi terreno ma preferisce una terra mediamente ricca e ben drenata. Annaffiare in primavera per favorire la fioritura. Concimare con letame maturo o con un prodotto apposito in autunno. Se non si asportano i fiori, si riproduce facilmente in maniera autonoma.
Da non dimenticare
Fiori e foglie fresche rallegrano insalate e misticanze, i petali colorano risotti e frittate, le foglie giovani lessate si utilizzano al posto degli spinaci o delle bietole. Per la salute, ha proprietà diuretiche ed è utile per i disturbi delle vie respiratorie; dalle foglie secche si ricavano tisane sudorifere e impacchi emollienti.
Borragine: come e quando irrigare
La borragine non ha esigenze particolari, ma richiede irrigazioni regolari e abbondanti in estate, soprattutto se coltivata in vaso. Meglio non bagnare le foglie, per ridurre i rischi di propagazione di malattie fungine e marciumi; l'acqua va fornita quando il terreno è umido e non fradicio, vicino alla base della pianta, sia in piena terra che in vaso.
Per irrigare le piante aromatiche con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotare il tubo di una pistola multifunzione con getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua.
La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità e bagnando alla base o sul terreno, senza bagnare le foglie delle piante. Si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).
Per le piante aromatiche in terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore elettronico, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.
Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale per le piante aromatiche in vaso è il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.