E’ il re dei fiori azzurri, colore di cui veste tutte le tonalità, dal celeste al blu, fino a virare al bianco e al lilla. Da luglio a settembre sugli alti steli (da 30 a 150 cm) sbocciano le grandi infiorescenze sferiche (da 10 a 30 cm di diametro). Di grande effetto coltivato in gruppi nelle aiuole, è adatto anche alle fioriere: nel primo caso si prediligono varietà alte, nel secondo quelle nane che non superano i 40-45 cm di altezza (come “Lilliput” e “Kobalt”).
Consigli di coltivazione
Molto apprezzati anche per la loro resistenza al caldo e alla siccità e la capacità di adattarsi anche a suoli difficili e compatti, gli agapanti nascono da rizoma e si coltivano in pieno sole o alla mezz’ombra. Si piantano in aprile-maggio, lasciando emergere dal terreno il germoglio, a distanza di circa 30-50 cm tra di loro. In vaso, i contenitori devono avere diametro di almeno 40 cm. Gradiscono regolari concimazioni in primavera ed estate.
Da non dimenticare
Esistono varietà sempreverdi e decidue: queste ultime sono le più resistenti al freddo. Lasciando le infiorescenze appassite sugli steli, queste si trasformano in capsule molto decorative, contenenti i semi.
Agapanto: come e quando irrigare
Tutte le specie di Agapanto necessitano di annaffiature regolari dalla primavera all'autunno. Tollera caldo e siccità, ma per prolungare la fioritura è bene annaffiare regolarmente, soprattutto le piante coltivate in vaso, evitando però di lasciare il terreno fradicio.
Soffre molto il ristagno idrico, come tutte le piante che nascono da bulbi, rizomi o tuberi.
Per irrigare la pianta in giardini e terrazzi dotati di rubinetto o presa d'acqua si può impiegare il tubo da irrigazione, dotandolo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua).
La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Nelle aiuole in giardino si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).
In terrazzo si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi. Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.