Si tratta di una bulbosa originaria dell’Asia centro-meridionale. Tra le specie più belle si ricordano Eremurus bungei alto 70-100 cm con fiori gialli, E. himalaycus con scapi fiorali di 2 m d’altezza, E. robustus a fiori rosa su steli di 2,5 m, ed E. olgae dai fiori lilla su steli di 80 cm. A esse si aggiungono gli ibridi, con fioriture bianche, rosa e rosse. In maggio-giugno fiorisce con uno stelo fiorale, di norma allungato, rivestito per metà lunghezza di numerosissimi fiorellini gialli, rosa o rossi.
Consigli di coltivazione
Resistente al freddo, adatto a giardini e cassette in terrazza, Eremurus desidera una posizione soleggiata e un terreno calcareo. Entro la fine di ottobre si piantano le radici tuberose: l’apparato radicale è formato da radici carnose disposte a stella con al centro la gemma. Si collocano a 7 cm di profondità e a 10 cm di distanza una dall’altra. Concimare in luglio con un fertilizzante a lenta cessione.
Da non dimenticare
Teme le gelate tardive e l’eccessiva umidità del terreno: mantenere la pacciamatura fino a maggio e curare molto il drenaggio al momento dell’impianto.
Eremurus: come e quando irrigare
Annaffiare regolarmente gli Eremurus da maggio a settembre, fornendo acqua a sufficienza perché il terreno sia umido ma mai fradicio (quindi meglio attendere che il terreno sia asciughi tra una irrigazione e l'altra). Nel periodo di riposo vegetativo si sospendono le irrigazioni.
Soffre molto il ristagno idrico, come tutte le piante che nascono da bulbi, rizomi o tuberi.
Per irrigare la pianta in giardini e terrazzi dotati di rubinetto o presa d'acqua si può impiegare il tubo da irrigazione, dotandolo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua).
La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Nelle aiuole in giardino si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).
In terrazzo si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi. Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.