Il castagno (Castanea sativa, C. major) può arrivare a un’altezza di 10-15 m, e a una larghezza della chioma di 25-30 m. Ha un tronco grosso di colore grigio scuro, profondamente solcato. La chioma, ricca e conica o ovale, è formata da foglie semplici, grandi, coriacee, nervate, lanceolate, bislungo-acuminate, con breve picciolo. I fiori sono monoici, quelli maschili in amenti esili, in mazzetti di color bianco-crema; quelli femminili ugualmente all’ascella, dopo l’impollinazione si ingrossano e si ricoprono di spine acutissime, mentre all’interno formano una peluria molle, setosa, bianchiccia, e una polpa biancastra che, maturando, diventa giallo-crema. Il guscio della castagna diventa poi marrone, con la base attaccata al riccio, finché alla piena maturità, spaccandosi il riccio spinoso, cade a terra.
Consigli di coltivazione
La pianta, se non viene attaccata da malattie (come il mal dell’inchiostro o il cancro corticale), è assai longeva. Preferisce suoli profondi e freschi, leggermente acidi, umidi ma ben drenati. In altitudine arriva fino a 400 m sulle Alpi e a 800 m sull’Appennino meridionale. Non ha particolari esigenze irrigue dopo i primi anni di vita, perché l’esteso apparato radicale è in grado di cercare l’acqua in profondità. La concimazione deve essere regolare, ogni autunno, con letame ben maturo.
Da non dimenticare
Il marrone d’innesto (C. major) ha rami color nocciola con lenticelle bianco-nerastre e scorza sottile, gemme ovali giallo-verdognole, riccio quadrangolare a spine meno rigide, frutto semi-ellissoidale con cicatrice biancastra, assai grosso. Ama i luoghi freschi, il terreno siliceo-argilloso-calcareo, l’esposizione a mezzogiorno o a sud-ovest, riparata dai venti. È una pianta meno longeva ed è stata innestata spesso su varietà di castagno giapponese, resistente al mal dell’inchiostro.
