Da sola può riempire una balaustra, a fronte di una spesa molto contenuta e di poche cure. Ibrido ormai in commercio da oltre 10 anni, è derivante dalla petunia, ma caratterizzato da rami ricadenti fino a 1 m di lunghezza. È un’erbacea perenne coltivata di solito come annuale, dai lunghi fusti ramificati e vischiosi, con foglie opposte, appiccicose, di colore verde chiaro. Da aprile a ottobre produce fiori grandi (diametro 6 cm) solitari, imbutiformi, semplici o doppi, a petali ondulati o frangiati, in tinta unita o con striature contrastanti, con margini a colore differente dal cuore, o sfumati nei colori bianco, giallo, salmone, rosa, rosso, lilla, viola, nero, verde o bicolori. Ideale in cassette appese alla ringhiera e in basket, non può essere coltivata in piena terra in giardino, dove striscerebbe e si rovinerebbe facilmente.
Consigli di coltivazione
Va coltivata al mezzo sole perché non sopporta i raggi nelle ore più calde dell’estate. La temperatura ideale è tra 20 e 28 °C, ma sopporta fino a 10 e 50 °C. La terra deve essere fertile e leggera, per es. metà terra da giardino e metà terriccio universale, o due terzi substrato per piante fiorite e un terzo universale, sempre molto ben drenata. . Assolutamente indispensabile il concime: da aprile a settembre somministrare ogni 10 giorni un prodotto liquido per piante da fiore nell’acqua d’irrigazione. I fiori appassiti vanno eliminati regolarmente; i rami vanno potati se si allungano troppo e rallentano la fioritura o si seccano. I venti forti e le piogge battenti rovinano i fiori.
Da non dimenticare
Per conservarla da un anno all’altro, nel Nord Italia va ricoverata in serra fredda, eventualmente avvolgendo vasi e chiome (parzialmente potate se necessario) con uno-due teli di non-tessuto; nelle zone alpine va protetta in una stanza fresca (10-12 °C) e luminosa, riducendo le annaffiature (ne basta una al mese).
Surfinia: come e quando irrigare
L’acqua in estate deve essere abbondante e regolare (anche una o due volte al giorno se il substrato di asciuga velocemente e le foglie si afflosciano).
Per irrigare vasi, cassette e fioriere in balconi e terrazzi dotati di rubinetti o prese idriche si può utilizzare il tubo da irrigazione con una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia, per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua). Oppure, meglio ancora, si può installare un sistema di irrigazione con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.
Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto; il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.
