Al genere Notocactus appartiene una quindicina di specie originarie del Sud America, tutti cactus “a palla” che tendono però ad allungarsi con l’età matura. I fusti sono coperti da numerose spine, sia corte e sottili sia lunghe e più spesse, anche di colore diverso sulla stessa pianta.
Consigli di coltivazione
Si coltiva in vaso, da collocare in luogo molto luminoso, anche esposto ai raggi del sole, se indispensabile, dato che il fusto è protetto dalla rete di spine. Il substrato deve essere poroso e molto drenante, a base di terra ben concimata unita a sabbia grossolana e lapillo vulcanico. La cattiva stagione viene superata ricoverando l’esemplare in una stanza fresca, a 8-12 °C.
Da non dimenticare
Una volta al mese in primavera-estate si concimano con un prodotto per piante grasse, ma la fioritura in genere avviene solo dopo gli 8-10 anni d’età della pianta.
Notocactus: come e quando irrigare
Desidera annaffiature regolari, ben distanziate fra loro e non troppo abbondanti durante la bella stagione, da sospendere del tutto durante l’inverno.È necessario avere molta cura che non si creino ristagni idrici, perché teme molto il marciume radicale. In natura le piante tollerano periodi di aridità, ma per conservare la bellezza e la salute delle piante in vaso è bene evitare la siccità prolungata.
In interni, per singoli vasi si può impiegare il pratico irrigatore automatico Claber Idris, collegato a una comune bottiglia in plastica.
In alternativa si può scegliere Claber Oasis, kit per interni, completamente autonomo e idoneo fino a 20 vasi di piccola o media dimensione.
Se la pianta è in un terrazzo con altre piante, si rivela utile un sistema di microirrigazione, per esempio il kit Claber Aqua-Magic Sytem collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto; il kit è azionato da un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole.