Una rampicante che dà il meglio di sé nelle zone a clima più mite, dove arriva anche a produrre i frutti, a forma di piccolo uovo di colore arancione: sono bacche commestibili, che in America latina prendono il nome di granadilla e da cui si ricava anche una dissetante bevanda. In un paio d’anni è in grado di ricoprire una rete di 4 x 2 m, naturalmente solo durante la bella stagione, poiché in inverno, nelle zone più fredde (Val Padana) perde le foglie.
Consigli di coltivazione
Come per la clematide, anche per la passiflora vale il consiglio di “testa al sole e piedi all’ombra”, cioè una parte aerea ben illuminata dal sole e una base della pianta ben schermata da sassi, muretti, erba o piante erbacee. Tollera anche la salsedine in riva al mare, ma non le temperature dell’arco alpino, dove non resiste. Richiede buona terra fertile da giardino e di un buon drenaggio, soprattutto se coltivata in vaso, che deve essere grande e profondo. E’ indispensabile un sostegno su cui farla arrampicare.
Da non dimenticare
Passiflora coerulea ‘Constance Elliott’ è la varietà più adatta per il Nord Italia, dove riesce a svernare senza bisogno di protezioni.
Passiflora: come e quando irrigare
Ha bisogno di innaffiature regolari e abbondanti in estate, evitando con cura sia il ristagno (il terreno non deve restare fradicio a lungo) sia il terreno inaridito.
Per irrigare la pianta con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotarlo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua).
La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Se la pianta è in giardino si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).
In terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.
Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.