Buganvillea

Bougainvillea sanderiana

  • Famiglia: Nyctaginaceae
  • Fogliame: Deciduo
  • Categoria: Piante rampicanti
  • Consigliata per: Giardino
  • Temperatura min.: 5 | 10 °C
  • Altezza: 4 — 8 metri
  • Terriccio: Universale, Per fioriere, Per rampicanti
  • Larghezza: 2,5 — 4 metri
  • Esposizione: Soleggiata
Condividi:

La buganvillea prende nome dal navigatore francese Louis Antoine de Bougainville, che durante i suoi lunghi viaggi scoprì la pianta. Appartiene alla famiglia delle Nictaginacee ed è originaria delle zone tropicali e subtropicali dell’America Meridionale. È un rampicante che produce piccolissimi fiori, raggruppati in numero di 3, di colore bianco-giallastro, circondati però da foglie modificate (“brattee”) dai colori sgargianti. Quello classico, di B. sanderiana, è il viola, ma esistono anche buganvillee bianche, gialle, arancio e rosse.

Consigli di coltivazione

Data l’origine tropicale, necessita di un clima caldo e soleggiato, che le permette di fiorire da maggio a ottobre e di vivere in piena terra. Il terriccio deve essere fertile e sciolto, con un buon drenaggio.  La concimazione è fondamentale per una buona fioritura: con un prodotto granulare a lenta cessione in autunno, da somministrare di nuovo in febbraio, e poi con uno granulare per piante da fiore in maggio e in agosto. I tralci vanno indirizzati sul traliccio appositamente predisposto.

Da non dimenticare

Nel Nord Italia la buganvillea va coltivata esclusivamente in vaso, da riparare in inverno in veranda, in una serra fredda riparata o perlomeno da coprire con uno o più teli di non tessuto, avvolgendo anche il vaso.

Buganvillea: come e quando irrigare

Gradisce innaffiature regolari e abbondanti in estate nei primi anni, poi tollera bene l'aridità; le piante in vaso vanno innaffiate comunque (sono meno resistenti al terreno inaridito), evitando con cura sia il ristagno (il terreno non deve restare fradicio a lungo).

Per irrigare la pianta con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotarlo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o  doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua). 

La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Se la pianta è in giardino si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).

In terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.

Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è  il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.

Scopri altre Piante rampicanti