Si tratta di una specie che fa parte del gruppo di piante dette Bromeliacee, originarie dell’America tropicale dove molte di esse vivono in condizioni particolari, praticamente senza terra, con le radici aggrappate alle cortecce degli alberi. Hanno un fogliame particolare, molto bello, spesso coloratissimo, con curiose infiorescenze che racchiudono al loro interno il fiore vero e proprio, in sé insignificante. La guzmania ha pochissime esigenze, non dura a lungo ma produce getti laterali che, staccati e messi in terreno umido, radicano rapidamente rigenerando così la specie.
Consigli di coltivazione
La guzmania viene commercializzata in vasetti piccoli: vanno cambiati con vasi di poco più grandi, con terriccio da mantenere appena umido. Richiede una posizione luminosa ma non pieno sole e ha ben poche esigenze di cura.
Da non dimenticare
Nebulizzazioni frequenti mantengono il fogliame vivace e senza striature di seccume, che può presentarsi se l’aria di casa è molto calda e asciutta.
Guzmania: come e quando irrigare
Se possibile è meglio innaffiare utilizzando acqua piovana o decalcificata. L’acqua (poca) va messa anche negli spazi tra il fogliame, che in natura funzionano come vero e proprio serbatoio di riserva per nutrire le radici che non devono mai stare a lungo in terra fradicia.
