Piccola e deliziosa, la nertera (Nertera granadensis) crea un cuscino tappezzante e colorato sul vaso in cui è allevata. Perenne nella natura dell’America centrale e in altre zone dell'emisfero australe, viene da noi coltivata come stagionale di breve durata perché molto delicata. Ha rametti sottili, minuscole foglie di 3-4 mm, fiorellini estivi color crema e piccole bacche tonde di un colore arancio brillante. In vasi alti e stretti, assume un portamento ricadente molto piacevole.
Consigli di coltivazione
Cresce bene in posizione luminosa, ma senza sole diretto: potrebbe bruciare le foglie e disidratare la pianta, che generalmente è coltivata in vasi abbastanza piccoli. Tollera bene il caldo, ma temperature molto alte stimolano lo sviluppo della vegetazione piuttosto che delle belle bacche; teme il freddo e resiste al massimo fino a 10 °C. Va bene il comune terriccio universale, meglio se mescolato a sabbia per renderlo più leggero e drenato. Utilizzare terriccio per piante verdi o per acidofile (azalee).
Da non dimenticare
È perfetta per vasi piccoli, contenitori alti e stretti ma anche ciotole basse, dove poche piante possono vegetare al meglio: il suo apparato radicale, infatti, non si sviluppa molto e l’effetto è molto pieno e gradevole.
Nertera: come e quando irrigare
Il terriccio deve risultare sempre umido; dopo 15 minuti dall'innaffiatura eliminare l'acqua ancora stagnante nel sottovaso per evitare che le la terra rimanga troppo bagnata. Le piantine in terrazzo e giardino, in ombra, possono richiedere in estate innaffiature ogni 2-4 giorni; in inverno, in casa, in genere ogni 7-10 giorni, anche meno se è in un ambiente molto fresco. Usare acqua non calcarea o piovana.