È un arbusto molto decorativo, per il fogliame sempreverde di un bel colore verde tenero, i fiori a forma di campanellino bianco riuniti in mazzetti e i frutti tondi della grandezza di una ciliegia, dapprima verdi, poi gialli e infine rossi, che spesso coesistono con i fiori, in autunno. Si impiega come esemplare isolato (può raggiungere i 4-5 m d’altezza, ma la crescita è piuttosto lenta) oppure per formare macchie costituita da più soggetti.
Consigli di coltivazione
Vuole un substrato acido, anche non molto fertile, ma ben drenato. Può vivere in vaso purché grande (con diametro dai 50 cm in su). Resiste al gelo fino alla Val Padana; sulle Alpi è preferibile la coltivazione in vaso oppure in posizioni molto soleggiate e perfettamente riparate dai venti freddi. Non necessita di irrigazioni (salvo il primo anno) né di potature. Può essere concimato in autunno e primavera.
Da non dimenticare
Le vivaci bacche sono una delle principali attrattive della pianta: non solo sono commestibili (hanno un sapore asprigno), ma presentano soprattutto il pregio di rallegrare il giardino quando le altre piante vanno a riposo, lasciandolo sguarnito.