Elegante albero appartenente alla famiglia delle Fabacee (ex Leguminose), coperto dalla primavera all’autunno da minute foglioline color verde chiaro, che stormiscono a ogni alito di vento. Attenzione: essendo una pianta caducifoglia, in autunno la caduta delle foglioline sarà abbondante e ricoprirà il terreno e gli oggetti sottostanti, quindi è bene tenerne conto al momento della piantagione. In giugno l’albero si copre di vistosi fiori piumosi, di colore rosa con stami gialli, che durano a lungo (circa un mese) sulla pianta. Come tutte le Fabacee, le radici sono in grado di assorbire l’azoto atmosferico: ciò significa che la pianta avrà bisogno di pochissimo concime.
Consigli di coltivazione
Ama il pieno sole, ma tollera anche la mezz’ombra, in qualunque terreno, purché ben drenato in quanto teme i ristagni idrici; non ha problemi nemmeno in suoli argillosi. Ha una buona resistenza al freddo, e cresce bene dalle coste del Meridione fino alla Pianura Padana. Dopo i primi tre anni dall’impianto non è più necessario potarla (se non in casi straordinari), perché tendenzialmente è una pianta che naturalmente ha un portamento aggraziato. Per favorire la fioritura, in autunno distribuire alla base un po’ di letame o di stallatico secco.
Da non dimenticare
Mal si adatta alla coltivazione in vaso, anche in contenitori molto grossi, perché le radici tendono a scavare il terreno in profondità.
Albizia: come e quando irrigare
L'Albizia giovane, una volta posta a dimora, ha bisogno di essere irrigata spesso e in discreta quantità, senza però eccedere per non sommergere le radici. Dopo qualche anno, generalmente 3 o 4, le irrigazioni si possono diminuire fino a sospenderle quasi del tutto, perché generalmente si accontenta dell'acqua piovana. Irrigare diventa una necessità solo in caso di temperature alte per lungo tempo e con assenza di precipitazioni: in questo caso è bene innaffiare profondamente.
Per irrigare la pianta con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotarlo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua).
La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Se la pianta è in giardino si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).