Il genere comprende numerose specie di alberi e arbusti sempreverdi e a foglie decidue, in genere rustici e longevi. Le foglie hanno forme variabili che in alcune specie decidue in autunno possono assumere colori molto ornamentali. I fiori sono in genere insignificanti. I frutti, chiamati ghiande, sono acheni avvolti parzialmente da una cupola liscia o spinosa. Tra le querce caducifoglie si ricordano rovere, cerro, farnia (la più grande) nonché la quercia rossa, con foglie arrossate in primavera e autunno. Tra le sempreverdi il leccio, il fragno (Q. trojana) e la quercia da sughero (leccio).
Consigli di coltivazione
Le querce si coltivano in terreno ben drenato; la maggior parte preferisce un’esposizione soleggiata, ma non è indispensabile. Le caducifoglie resistono ai geli alpini e al caldo estivo. Vanno irrigate solo nell’anno successivo all’impianto. Nei primi anni si concimano ogni autunno per favorirne l’accrescimento. In genere non necessitano di potature, alle quali comunque non reagiscono negativamente.
Da non dimenticare
Tutte le querce hanno crescita molto lenta e taglia grande (sono quindi adatte per grandi giardini): occorre tenere presenti questi elementi prima di deciderne l’acquisto.