Noto soprattutto come pianta natalizia, l’agrifoglio è in realtà un’ottima pianta da giardino e da siepe difensiva grazie alle sue foglie spinose (ma esistono anche specie e varietà non spinose). Si tratta di una pianta tipica della flora italiana, spontanea negli ambienti mediterranei e nel sottobosco delle fasce collinari. La specie è dioica: significa che le bacche rosse o arancioni appaiono solo sulle piante femminili fecondate dagli insetti con il polline di un esemplare maschile coltivato nelle vicinanze.
Consigli di coltivazione
Ama il sole ma cresce bene anche all’ombra ed è poco esigente per quanto riguarda il terreno. La concimazione organica a fine inverno è sufficiente per gli esemplari in piena terra; quelli in vaso richiedono fertilizzante ogni 20-30 giorni fino a inizio estate. L’agrifoglio può essere mantenuto in forma geometrica, per siepi regolari, o a cono, per singoli esemplari. Le potature si fanno a fine inverno e a fine estate. Potando in questo modo, spesso la pianta non produce bacche.
Da non dimenticare
L'agrifoglio è coltivato da tempo in Europa e nel nostro paese grazie anche alla tradizione religiosa prima pagana e poi cristiana che vede questa pianta come portatrice di buona fortuna e di buoni auguri. Oggi sono moltissime le varietà che si trovano in commercio, sia a foglia verde scura, come la specie botanica, sia a foglia variegata, spesso apprezzate perché aggiungono colore alla pianta anche quando è senza bacche.
Agrifoglio: come e quando irrigare
Come tutte le piante autoctone della nostra penisola, l'agrifoglio ha pochi problemi nell'affrontare le nostre tipiche calde estati, ma è bene irrigare, di tanto in tanto, nei mesi più caldi e soprattutto se la pianta è esposta al sole. In giovane età occorre però irrigare abbondantemente e non lasciare mai che la pianta soffra la sete.
Per irrigare la pianta con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotarlo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua).
La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Se la pianta è in giardino si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).
In terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.
Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.