Arbusto della macchia mediterranea, il cisto è indicato per roccaglie, aiuole, pendii esposti al sole. Per quanto effimera, la sua spettacolare fioritura ne giustifica la coltivazione. Particolarmente vivaci, in estate, i fiori rosa carico con screziature brune alla base di C. x purpureus. Degni di nota anche quelli di C. ‘Silver Pink’, di color roseo, con riflessi argentei alla luce del sole. Meno appariscenti, ma sempre gradevoli, i fiori bianchi con macchia porpora alla base di ogni petalo di C. x cyprus, una delle varietà più rustiche (consigliabile nelle zone con clima rigido) e di maggiori dimensioni (1,5 m di altezza e di diametro).
Consigli di coltivazione
Temendo il gelo invernale, il cisto richiede posizioni ben riparate e soleggiate: una collocazione ideale è alla base di un muro caldo, dove, una volta stabilizzato, tollera l’aridità. Sono da evitare esposizioni all’aria fredda, da cui va comunque protetto. Va messo a dimora in primavera, quando il suolo si è riscaldato ed è umido (non impregnato d’acqua); per favorire un buon drenaggio, è consigliabile aggiungere sabbia grossolana nella buca di impianto. Il cisto vuole infatti terreno asciutto: solo il primo anno occorre bagnare di tanto in tanto per mantenere la giusta umidità. Quanto alla concimazione, non è necessaria se si distribuisce in superficie un poco di cornunghia al momento della piantagione. Occorre invece accorciare i rami per favorire la formazione di getti laterali.
Da non dimenticare
Alcune specie di cisto, tra cui C. x cyprius e C. ladanifer, hanno foglie che, nelle calde giornate estive, emettono una resina profumata. Sono ideali per chi ama un giardino fragrante.