Sviluppatosi in Asia, Nord America, Australia ed Europa, il genere comprende circa 500 specie di arbusti e alberi, a foglie persistenti o decidue, rustici o delicati; include sia i rododendri veri e propri, sia le azalee. I primi possono essere arbusti di piccola taglia o alberi alti – nei Paesi d’origine – fino a 20 m (5 m nel nostro paese), quasi sempre con foglie persistenti. La fioritura – che dura alcune settimane – avviene tra aprile e giugno a seconda delle varietà, della zona geografica e dell’andamento meteorologico della stagione. I fiori, apicali o ascellari, possono sbocciare isolati o riuniti in infiorescenze, e possono avere forme e colori molto vari.
Consigli di coltivazione
Le specie e varietà rustiche sopportano fino a –10 °C, ma non per lunghi periodi; temono comunque le gelate tardive e i venti freddi; non sopportano temperature invernali superiori ai 15 °C. Richiedono una posizione ombreggiata o semiombreggiata, riparata dal sole, soprattutto quello estivo. Vogliono un terreno non calcareo, con pH tendenzialmente acido (4,5-5,2), di medio impasto, sciolto. Si annaffiano con acqua non calcarea, abbondantemente durante tutta la bella stagione. Gradiscono anche una buona umidità ambientale, che può essere ottenuta vaporizzando il fogliame con acqua non calcarea. Le concimazioni si effettuano da marzo a settembre con un prodotto per acidofile, o a lenta cessione oppure liquido nell’acqua d’irrigazione ogni 15 giorni. La potatura è da evitare; se necessario, si pratica subito dopo la fioritura.
Da non dimenticare
La coltivazione va effettuata possibilmente in piena terra; solo in caso di suolo calcareo, è preferibile ricorrere al vaso, utilizzando terriccio specifico per acidofile. Gli esemplari allevati ad albero divengono punti focali importanti, quelli a cespuglio vanno disseminati in gruppi, per ottenere grandi macchie di colore in primavera.