L’araucaria è un albero straordinario per la forma statuaria formata da larghe impalcature di rami coperti fittamente da squame dure e spinosissime. Le piante giovani hanno anche il tronco coperto dalle durissime foglie, mentre, una volta adulta, la pianta le perde e si ricopre di una dura corteccia dai disegni particolari. Ha avuto molta diffusione nei parchi e giardini negli anni ’60 e ’70, poi il blocco delle importazioni e commercializzazioni, trattandosi di una specie protetta, ha provocato una forte diminuzione degli utilizzi in giardino, anche perché con il tempo diventa imponente e ingombrante. Oggi è inserita nella lista delle piante a rischio di estinzione, a causa dei cambiamenti climatici e della distruzione delle tipiche foreste in cui prospera.
Consigli di coltivazione
L’araucaria non teme i geli e la neve e si è ben ambientata anche nei giardini del Nord Italia. Si adatta bene a tutti i tipi di terreno e cresce anche nei terreni argillosi, preferendo però quelli più soffici e drenati. Non richiede potature se non per eliminare rami troppo espansi. Esistono anche specie e varietà delicate che non resistono al freddo, come l’araucaria detta ‘pino di Norfolk’ e un tipo di araucaria, A. heterophylla, che viene proposta come pianta d’appartamento pur essendo piuttosto delicata, più adatta a serre e verande che agli ambienti di casa.
Da non dimenticare
Le foglie di questo curioso albero sono durissime e appuntite. Il nome inglese è molto curioso: viene chiamato "monkey puzzle" (letteralmente rompicapo per scimmie), espressione che deriva dal commento di un botanico che, riferendosi alle dure e spinose foglie dell'araucaria, disse che "arrampicarsi su questo albero sarebbe un rompicapo anche per una scimmia".
Araucaria: come e quando irrigare
L'Araucaria è un albero molto rustico e, una volta attecchito, non ha particolari esigenze e le piante adulte resistono alla siccità estiva. Tuttavia, un regolare regime di irrigazioni aiuta lo sviluppo, soprattutto delle piante giovani. Per aiutare queste ultime è sufficiente irrigare la pianta nelle prime fasi di sviluppo, garantendole acqua a disposizione per tutta la bella stagione.
Per irrigare la pianta con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotarlo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua).
La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Se la pianta è in giardino si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).